Trekking Dolomiti

Scoprire le Dolomiti camminando da Rifugio a Rifugio lontano dai rumori e dalla gente immersi in una natura ancora intatta e selvaggia. Questo è lo scopo di questo trekking. Percorrendo i sentieri sotto i massici del Pelmo, la Civetta e la Moiazza ci immergiamo in una zona piu selvaggia delle Dolomiti, sotto pareti impressionanti che ispirano i climbers di tutto il mondo. I Rifugi sono più semplici che in altre zone delle Dolomiti, ma l’accoglienza è sempre ottima e non lascia a desiderare.

I panorami che si incontrano durante questa settimana sono mozzafiato, la Civetta sopra di noi con la sua lunga parete, il Pelmo con la sua forma a trono e nelle vicinanze la Marmolada, anche conosciuta come la “Regina delle Dolomiti”.

Giorno 1 – Arrivo a Pecol (Zoldo Alto). Incontro con la guida e briefing del programma per i giorni successivi;

Giorno 2 – Pecol – Rifugio Venezia – Da Pecol, ultimo villaggio prima del Passo Staulanza, saliamo al Rifugio Venezia (1946m) uno dei tre Rifugi intorno al Monte Pelmo (gli altri due sono il Rifugio Città di Fiume ed il Rifugio Passo Staulanza). La vista del Monte Pelmo ci accompagna durante tutta la giornata. Il Monte Pelmo, anche chiamato “trono di Dio” per la sua caratteristica forma di sedia, è la prima montagna dolomitica la cui cima fu scalata. John Ball nel 1857 raggiunse la cima attraverso la Cengia di Ball, chiamata così nel suo onore.

Giorno 3 – Rifugio Venezia – Rifugio Coldai. Dal Rifugio Venezia ci dirigiamo al Rifugio Coldai (2132m) situato sotto la cima Coldai (2413m) della Civetta (3220m). La Civetta è un imporessionante muraglione di circa 4km di lunghezza e pareti alte fino a 1000m. Non per caso viene chiamato “la parete delle pareti”.

Giorno 4 – Rifugio Coldai – Rifugio Vazzoler. Dal Rifugio Coldai raggiungiamo lo stroico Rifugio Vazzoler situato in posizione strategica all’imbocco della Val Cantoni, nel cui fondo è posto il bivacco Tomè e donde è possibile salire alla Civetta per la via storica (III, 1500 m di salita). Sopra il rifugio si aprono i Cantoni di Pelsa, un autentico paradiso di guglie e minuti pinnacoli su cui sono state tracciate numerosissime vie. Le vette più importanti sono: Campanile Pian di Lora, Punta Agordo, Cima dell’Elefante, Cima del Bancòn, Torre e Gnomo di Babele. A guardia della Val Cantoni sono poste due grandiose torri, massicce e conosciute in tutto il mondo alpinistico e duna in particolare nel mondo: la Torre Venezia e la Torre Trieste.

Giorno 5 – Rifugio Vazzoler – Rifugio Carestiato.

Traversata dal Rifugio Vazzoler al Rifugio Carestiato, punto di partenza ideale per la Via ferrata Costantini, detta la piu lunga e difficile Via Ferrata delle Dolomiti. Sulla terazza davanti al Rifugio è possibile godere di una vista panoramica mozzafiato.

Giorno 6 – Rifugio Carestiato – Pecol. Dal Rifugio Carestiato scendiamo fino a Pecol.

Giorno 7 – Colazione e partenza.